Pipeline INGV → insight
Download, normalizzazione e storicizzazione automatica di ogni campione pubblicato dall'INGV.
- Controlli checksum e fallback automatici
- Serie storica uniforme e arricchita di metadati
- API pubblica per integrazioni esterne
Il grafico storico torna al centro con colori sobri e lettura immediata per controllare l'attività vulcanica in pochi secondi.
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Il grafico del tremore vulcanico mostra l’energia registrata dai sensori INGV nel tempo e mette in relazione ampiezza, frequenza e variazioni improvvise. Le bande colorate corrispondono ai diversi livelli di attività e permettono di capire a colpo d’occhio quando il vulcano passa da uno stato di quiete a fasi più vivaci. La scala logaritmica rende confrontabili episodi distanti nel tempo, mentre i pulsanti 24h, 3 giorni e 7 giorni consentono di analizzare sia le oscillazioni minute sia le tendenze più lente.
Quando la curva supera le soglie gialla e arancione è opportuno confrontare il dato con le note ufficiali INGV e con gli aggiornamenti visuali delle webcam. I tooltip interattivi svelano valore, timestamp UTC e eventuali annotazioni della community. In questo modo ogni appassionato o tecnico può validare rapidamente l’intensità di un episodio, compararlo con eventi passati e avviare comunicazioni puntuali verso i team di protezione civile o i gruppi di ricerca collegati.
La pipeline di EtnaMonitor scarica il file CSV del tremore pubblicato dal Centro Nazionale Terremoti e lo elabora ogni cinque minuti, verificando checksum e completezza prima di inserirlo nella serie storica. Quando il documento dell’INGV presenta ritardi o colonne incoerenti, il sistema esegue retry automatici, segnala l’anomalia nel log pubblico e attiva un alert interno affinché i gestori possano intervenire. Tutti i campioni vengono salvati in UTC per evitare ambiguità durante il cambio di ora legale e sono successivamente arricchiti con statistiche giornaliere.
Oltre al tremore, la piattaforma integra un archivio di immagini webcam, dataset sismici e note ufficiali raccolte da INGV Catania e Protezione Civile Regionale. Queste fonti sono collegate tra loro tramite identificatori temporali univoci, così da confrontare eventi anche a distanza di anni. La roadmap prevede l’inclusione di bollettini meteo, dati satellitari e flussi IoT sperimentali che potranno migliorare ulteriormente la capacità di forecasting del sistema, mantenendo sempre tracciabile la provenienza di ogni singolo valore.
Il bot Telegram @etna_turi_bot invia in modo proattivo le notifiche sugli scarti di tremore rispetto alla media mobile, classificando gli eventi in quattro livelli: informativo, attenzione, preallarme e operativo. Le soglie sono calibrate sulle bande INGV e possono essere personalizzate da guide alpine, operatori turistici e protezione civile locale tramite pannello dedicato. Quando il livello supera l’arancione, il messaggio include anche snapshot del grafico e link alle webcam più rilevanti.
Ogni avviso è accompagnato da suggerimenti pratici, come la revisione dei piani di evacuazione o il controllo dei canali radio di emergenza. Gli utenti autenticati possono rispondere ai messaggi del bot per allegare foto e note sul campo: il sistema archivia i contributi e li rende disponibili nel forum con tag geolocalizzati. Questo canale diretto riduce la latenza di comunicazione, mantiene alta la consapevolezza situazionale e favorisce decisioni coordinate anche durante fasi di attività intensa dell’Etna.
Nuovi componenti, nuove gerarchie visive e una palette pensata per consultazioni rapide su mobile e desktop.
Download, normalizzazione e storicizzazione automatica di ogni campione pubblicato dall'INGV.
Modelli proprietari individuano pattern e anomalie, suggerendo scenari e livelli di rischio dinamici.
Layout fluidi, tipografia leggibile e interazioni curate per dispositivi mobile, tablet e desktop.
Screenshot statico della plancia che combina modello 3D, timeline del tremore e selezione di webcam in diretta.
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