🌋 Etna, fontane di lava dopo ore di tremore in aumento: cosa mostra la curva
Nella mattinata del 27 dicembre 2025 si è verificato un parossismo con fontane di lava. Analizziamo l’andamento del tremore vulcanico nelle ore precedenti attraverso i dati di EtnaMonitor.
Nella mattinata di oggi, intorno alle ore 10:00, l’Etna ha mostrato una fase parossistica caratterizzata da fontane di lava, visibili da diverse aree della Sicilia orientale. L’evento si inserisce in un contesto di attività già in evoluzione nelle ore precedenti, come evidenziato dall’andamento del tremore vulcanico.
L’andamento del tremore nelle ore precedenti
Osservando la curva del tremore vulcanico degli ultimi giorni, emerge un elemento chiave: una crescita progressiva e persistente del segnale, iniziata tra il 25 e il 26 dicembre e proseguita fino alla mattinata di oggi.
Più che il singolo valore massimo raggiunto, ciò che risulta significativo è la continuità dell’aumento, un comportamento che spesso accompagna fasi di intensificazione dell’attività eruttiva.
Nelle ore immediatamente precedenti al parossismo, il tremore ha raggiunto valori elevati, culminando in un picco netto poco prima dell’evento.
Il momento del parossismo
Il parossismo di questa mattina, con fontane di lava ben visibili, si colloca temporalmente in corrispondenza del massimo della curva del tremore.
In molti casi, questo tipo di evento rappresenta una fase di rilascio rapido di energia, associata a una forte dinamica del sistema magmatico superficiale.
La curva del tremore, in questo contesto, non va interpretata come uno strumento di previsione, ma come una traccia continua dell’evoluzione del fenomeno.
Il calo del tremore dopo l’evento
Subito dopo il parossismo, la curva mostra un rapido calo del tremore vulcanico.
Questo comportamento è coerente con quanto spesso osservato dopo eventi di questo tipo, quando la fase più intensa lascia spazio a una temporanea diminuzione dell’energia rilasciata.
Il monitoraggio nelle ore successive resta comunque fondamentale per comprendere l’evoluzione complessiva dell’attività.
Perché osservare la curva del tremore è utile
Il tremore vulcanico rappresenta uno dei parametri più efficaci per seguire in tempo reale lo stato di attività di un vulcano come l’Etna.
EtnaMonitor nasce con l’obiettivo di rendere questo dato più leggibile e continuo nel tempo, permettendo di osservare:
- la progressione del segnale
- le fasi di intensificazione
- i cambiamenti prima e dopo gli eventi più significativi
Non si tratta di fare previsioni, ma di leggere ciò che accade, con attenzione e senza allarmismi.
Confronto con i dati ufficiali
I dati utilizzati da EtnaMonitor si basano sulle informazioni rese disponibili dagli enti di monitoraggio ufficiali, rielaborate per offrire una visualizzazione chiara dell’andamento temporale del tremore.
Il confronto tra il grafico ufficiale e l’elaborazione di EtnaMonitor consente di cogliere meglio le variazioni graduali del segnale, spesso meno evidenti nelle rappresentazioni più sintetiche.
Nota importante
⚠️ Le analisi pubblicate su EtnaMonitor hanno scopo informativo e divulgativo e non sostituiscono in alcun modo i comunicati ufficiali degli enti competenti. Per aggiornamenti ufficiali sull’attività dell’Etna è sempre necessario fare riferimento alle comunicazioni istituzionali.
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